La Fase 2: come comportarsi?

Perché senza essere polemici, manca un vero e proprio vademecum
per l’italiano medio costretto a restare ancora a casa.
Si rischia di impazzire mancando le linee guida.

Prendete me per esempio: visto da fuori sembro quasi normale…
ma poi faccio cose strane, prive di motivo.
Come cercare App biometriche che con la sola imposizione delle mani mi dicano se sono sano o no.

Ed è durante questo cazzeggiamento totale che mi imbatto nel Santo Graal delle applicazioni per smartphone!

L’hanno creata in Giappone – e dove altrimenti? – nel 2017, ma sarebbe ancora utile a molti qui.
Infatti il confinamento casalingo coatto porta a delle derive sociali.
Non è raro che molti, demotivati dall’assenza forzata di socialità, scadano nell’abbrutimento.
Così che tendano ad affievolirsi gli amorosi sensi per il sapone e l’igiene personale.
Un ritorno allo stato brado a tutti gli effetti.
Anche se per qualcuno non si tratta di un ritorno, ma di uno status quo.

Così nel Paese del sol levante, del sushi, dei ciliegi in fiore e dei treni super veloci,
hanno trovato il tempo di accostarsi con tatto a una piaga sociale: la puzza delle ascelle.
C’è da scommettere che durante la Fase 2, coi primi caldi, aumenterà la tensione per la convivenza negli spazi ristretti.
E affrontare a muso duro il partner che si è un po’ lasciato andare non faciliterà lo stare insieme.

Perciò,

se l’odore muschiato di chi vive con te inizia ad attirare gli insetti,
compragli Kunkun e convincilo a scaricare l’App.
Questo simpatico gadget avviserà il coinquilino che la sua Fase 2 è la trasformazione in cinghiale,
e sarebbe forse ora di fare pace col sapone.

Dura stare a casa, ma continuiamo a farlo per il nostro bene.
Cercando di restare umani e di non essere costretti a ricorrere a diavolerie tecnologiche.
Passerà anche questa, e chi scrive finalmente potrà occupare meglio il suo tempo libero…