Che cos’è che ti fa paura?

Cos’è, quando esci di casa, che temi di più?
Il Coronavirus? La fine del mondo? Gli scippatori?
Io non ho dubbi: i ciclisti.
Loro sì che mi fanno una gran paura!

I ciclisti sono esseri strani, racchiusi sui manubri nei loro bozzoli di lycra colorata.
Si muovono in branchi, specie la domenica mattina, ed è possibile avvistarli sulle strade,
di cui occupano interamente la corsia seguendo un moto ondulatorio, foriero di imprecazioni.

A loro discolpa, c’è da dire che se ci fossero più piste ciclabili probabilmente non ce li troveremmo in mezzo ai piedi.
A loro scapito, c’è da sottolineare che, in assenza di piste ciclabili, potrebbero marciare sulla strada in fila indiana
piuttosto che come una mandria di bufali impazziti.
Anche perché le mucche in fila indiana ci sanno andare…

Ma basta polemiche e parliamo di cose serie.
Ovvero di un’innovazione, semplice quanto geniale, che migliorerà il rapporto automobilista-ciclista
e, soprattutto, potrebbe salvare la pelle ai pedalatori.

Si tratta di una giacca con emoji luminose, collegata a un telecomando montato sul manubrio della bici.
Sulla giacca appaiono dei simboli (frecce, segnale di pericolo…)
che comunicano all’automobilista le intenzioni del ciclista.
Quest’ultimo ha la possibilità di segnalare la direzione che vuole prendere
senza allargare le braccia come uno spaventapasseri,
diminuendo oltre tutto le possibilità di perdere l’equilibrio o di farsi male al braccio.

Fantastico, vero?

Anche se un quesito me lo pongo:
a che minchia servono le faccine?
“Sono contento, pedalo felice e non c’è nessun problema” per l’emoji allegro.
“Attenzione, sono triste e furioso e se mi sorpassi ti sparo” per quello triste?

Non bastavano le frecce e il segnale di pericolo?
Perché si è voluto strafare?
Comunque, in attesa che acquisti la giacca, osserva bene le mucche e prendi esempio da loro.
Finalmente ho capito perché in India sono sacre: non rompono le scatole a chi guida!