La parola d’ordine è: procrastinare!

Per chi è pigro come me, non c’è cosa migliore del realizzare che ciò che devi fare oggi lo puoi rimandare a domani.
Prenditela comoda! Rilassati, buttati a peso morto sul divano.
In Madagascar hanno un modo di dire bellissimo: mora mora.
Con calma. Piano piano. Che corri a fare?
L’importante è procrastinare.

È quello che devono aver pensato le teste d’uovo nel 1999, allorché lo spettro del Millennium Bug
si affacciava minaccioso all’alba del 2000.
Le teorie catastrofiste avevano previsto la fine della civiltà occidentale, del tutto in mano ai computer.
Tutto per colpa di quegli zeri, che le macchine avrebbero interpretato come un ritorno al 1900,
impallandosi clamorosamente e trascinandoci nella distruzione e nella barbarie.
Poi si trovò la soluzione, semplice ed efficace: procrastinare!
Il problema si risolve tra vent’anni.
Ball, set, match.

Diamine… sono giusto passati venti anni!

Riusciremo a ingannare ancora le macchine, rimandando il tutto al 2100?
O si dovranno trascorrere notti insonni a riscrivere codici
affinché le macchine non impazziscano di nuovo spingendoci alla catastrofe planetaria?
Se pensi che stia esagerando come mio solito, considera che già oggi
migliaia di giochi, registratori di cassa, sistemi informatici per parcheggiare e per la distribuzione di beni di consumo sono andati in crash.

Ci siamo completamente affidati alla tecnologia.
Una volta i bambini giocavano per le strade, liberi e selvaggi, a campana
– sì, ho una certa età –
e gli unici “bugs” che ci interessavano erano quelli che si celavano tra pietre, arbusti e anfratti.
Se hai abituato la prole alla consolle, peggio per te. E per lui.

Se c’è qualche anima pia che sacrifica l’esistenza per un futuro sereno e felice ben venga.
Altrimenti la soluzione è semplice: procrastinare.
Ci penseranno i figli dei tuoi figli a togliere l’umanità dagli impicci.
Noi, invece, possiamo tirare a campare per altri 80 anni,
tanto la maggior parte di noi, quando si ripresenterà il problema,
starà già guardando i fiori dalla parte delle radici…